Vi invito a leggere questo articolo su Gramilano
http://www.gramilano.com/2014/03/roland-pe...u-ballet-cheri/E quello che ho scritto io di commento:
"Finalmente qualcuno ricorda questo balletto che è stato un omaggio del grande Petit ad una ballerina del calibro della Fracci per i suoi sessant’anni e praticamente il trampolino di lancio di un giovane ballerino, Massimo Murru, poi diventato étoile del teatro alla Scala che sembra non ricordarsi che è ancora in attività, visto che si vede sempre di meno nella programmazione della danza di questo teatro.
Nel suo ultimo libro “Passo dopo passo”, la Fracci lo ricorda così: “Libero era lo sconosciuto meraviglioso venticinquenne del corpo di ballo della Scala di nome Massimo Murru, dal fascino simile a quello di Jean Cocteau: cupo e introverso come un monaco, con una forza drammatica vasta e una tecnica perfetta per esprimere al mio fianco l’amore impossibile tra una donna che invecchia e un inquieto ragazzo nel fiore della giovinezza, con slancio, senso di perdita, tenerezza e passione.”
(Laura non mi cancellare la foto. E' una spiegazione a quello che ho menzionato prima)Sempre dal libro della Fracci: "Massimo è un artista vero. Mi emozionai a lavorare con lui dal momento stesso in cui lui si commosse perchè aveva l'occasione di ballare con me. Questa sensibilità dei giovani che apprezzano di lavorare con chi ha più esperienza mi tocca in profondità,..............L'intesa con Massimo fu tale che il pubblico era frastornato dalla sensualità che portavamo in scena. I danzatori sostituiscono la parola con il corpo, gli occhi, il collo, le braccia......"