Balletto - Massimo Murru, Primo ballerino étoile

Estraggo il passaggio in cui anche in questa bella recensione e' espressamente apprezzata l'interpretazione di Massimo :

Guillem is joined with Massimo Murru in the second work, Forsythe's Rearray, featuring with music by David Morrow. While undoubtedly Guillem is the star of this show, Murru provides a strong accompaniment. The work begins with such humour generated by the two dancers that uncountainable giggles ripple throughout the audience; it immediately engages with a sentiment of juvenile but immensely endearing play.

A review (radio) by Alan Brissenden on "6000 miles away" at the Adelaide Festival who raves about Sylvie and Massimo Murru:
https://radio.adelaide.edu.au/review-of-60...stival-theatre/

I capelli di Massimo attirano molto l'attenzione dei critici.
Saranno invidiosi?

Edited by paocada - 5/3/2013, 12:30

Abbiamo traguardato le 24000 visite



È fra le opere letterarie in assoluto più rappresentate nel mondo fra cinema, danza, teatro e musical e per chi vuole cominciare a respirare le atmosfere parigine in vista di un viaggio nella Ville lumière è sicuramente da non perdere il balletto di danza classica Notre-Dame de Paris proposto in questo periodo (è in scena fino al 5 marzo) al Teatro alla Scala di Milano. Uno strepitoso allestimento che consente di fare un tuffo nelle cupe atmosfere parigine in cui il genio di Victor Hugo ambientò il suo capolavoro. Spettacolari le scene (di René Allio), come pure la musica (di Maurice Jarre; il direttore è Paul Connelly), le coreografie (di Roland Petit) e i costumi (di Yves Saint-Laurent), ispirati a Mondrian. Stellare il cast con l'alternarsi di artisti internazionali e scaligeri. Spiccano fra tutti: a rotazione nel ruolo di Quasimodo, le étoile della Scala Roberto Bolle e Massimo Murru, Ivan Vasiliev, principal dancer al Teatro Mikhailovskij e all'American Ballet Theatre, e Claudio Coviello, fra le grandi promesse del firmamento della danza mondiale; vestono, invece, a rotazione i panni di Esmeralda le splendide Natalia Osipova, prima ballerina al Teatro Mikhailovskij e all'American Ballet Theatre, Petra Conti, prima ballerina scaligera, LusyMay Di Stefano, diplomata alla scuola di ballo della Scala e al suo primo ruolo protagonista.


La prima foto dimostra il compiacimento di Massimo per l'omaggio dei dvd dei video che nella stampa del suo topic non si vedono. Dvd eseguiti da braga.
E' all'uscita del teatro Malibran di Venezia dopo l'esecuzione di 6000 Miles Away con Sylvie a giugno 2012.

La seconda, spero, il compiacimento e la condiscendenza per l'intervista a Roma nel febbraio 2013.

Edited by paocada - 5/3/2013, 15:08

grazie Orsola

son già passate 2 settimane, eppure sembra ieri!!!

Non credere, Silvia, di essere ripetitiva.

Io da quando mi sono iscritta a questo forum, e Laura lo può testimoniare, ho sempre sostenuto che non mettere in circolazione i video dei balletti è uno spreco e un delitto.

Ma quello lo dovrebbero capire in primis quelli che ce l'hanno, e qui apro una parentesi; tutti i teatri che producono balletti.

Perchè sarebbe un vantaggio per loro ed anche per il pubblico che troverebbe materiale utile per approfondire e per divulgare un prezioso materiale a beneficio di chi lo conosce poco, ma vorrebbe saperne di più.

Tutti i balletti, come avrai potuto notare alla Scala, vengono registrati, ma li tengono nascosti non si sa bene perchè e a beneficio di, non si sa bene chi.

Questo è mistero inesplicabile e mi piacerebbe che me lo spiegassero.

Per i posteri, forse? Ma sembra che la cosa non importi a nessuno. I critici pensano al loro tornaconto e sono un pò troppo ossequiosi ai dettami che vengono dall'alto.



Secondo te, non è stato un peccato mortale non fare un bel dvd della Manon con Murru e la Guillem?

Orsola, sono non d'accordo, ma D'ACCORDISSIMO con te!!!
tra l'altro la Scala ha fatto pure un investimento per digitalizzare il proprio archivio... ma i posteri, almeno loro, ce la faranno ad accedervi??
e comunque la cultura dei posteri, a mio avviso, si costruisce sul presente! come dici tu:

come scrivevo in "Balletto", citando Gianni Roghi, per la danza il video è l'unica memoria utile! la danza è movimento... certo, una bella foto di un passo, salto o espressione può "rendere", ma non basta! non basta immaginare, nel balletto...

senza contare, poi, che non tutti possono permettersi una sera a teatro: che è ovviamente esperienza impagabile e insostituibile, ma se uno non può, in alcun modo (anche semplicemente per età!!! non solo per motivi di soldi), non sarebbe giusto che almeno avesse un video, potesse ammirare comunque, emozionarsi comunque??

Io altrimenti Baryshnikov, dove lo vedevo? Nel Sole a mezzanotte o in Due vite, una svolta, che grazie a Dio sono film e qualcuno li ha girati???

E certo che la mancanza di un dvd della Manon Massimo-Sylvie è un peccato mortale!!!
e non solo perché io non ho potuto andare a vederla , ma perché non costerebbe niente - a meno che ci siano fraccate di diritti da pagare per i realizzatori (???) - mettere a disposizione del pubblico l'Arte...

i dvd di danza, quelli da negozio, costano più di 30 euro, eppure son quasi tutti esauriti, se li si cerca: perché???

posso ammettere che per Cherì, stando a quanto ebbe a dire Petit, non era soddisfatto lui per le riprese, o la cosa non era stata "pensata" bene, e il progetto di realizzare il filmato sfumò - certo l'Autore deve dare il suo beneplacito... ma santa polenta, se non vi sono "ostacoli" simili, CUI PRODEST?

Non agli amanti della danza e, penso, neppure alla Danza

e dimenticavo, manco ai posteri

io non pretendo "tutti" i cast (magari!).... ma *certi* cast sì!!!
per esempio, potendo scegliere, quelli con una certa etoile milanese cui toh, *casualmente* è dedicato questo topic
ah, quelli li vorrei tutti, altrimenti come si fa a criticare??

Articolo di Jane Howard da abc.net:
www.abc.net.au/arts/stories/s3710520.htm
citazione su Massimo:
Forsythe's Rearray examines classical technique against contemporary movement. Guillem and Massimo hold themselves taut in port de bras, before falling out and feeling the range of movement in their limbs. At other times, the pair casually step out of the choreography, seemingly reflecting on the work and their phisical interpretation of it.

Nuova recensione, di Jill Sykes' sul Sydney Morning Herald
http://www.smh.com.au/entertainment/dance/...0310-2ftww.html

dedicato a una fantastica Sylvie ma e' apprezzato anche Massimo :
The way she moves in and out of classical phrases in Rearray, smoothly partnered by Massimo Murru, is like scattering precious stones on richly coloured cloth.

Nuova recensione di Maggie Tonkin da Danceaustralia.com
www.danceaustralia.com.au/review/sy...6000-miles-away

estratto :
William Forsythe's Rearray is a duet for Guillem and La Scala star Massimo Murru that is a master class in form and beauty. ... In thirteen segments - solos and duets, some interactive, some in which the dancers dance alongside each other rather than together - Forsythe deconstructs the classical vocabulary. Pirouettes are reversed and skewed, arabesques collapse and twist-off centre, enchainments are broken down into constituent parts: throughout, the dancing of Guillem and Murru, who are uncannily alike physically, both being long limbed, loose jointed and lean, is superb.

L'ho sempre sostenuto.

Il fatto di essere molto simili fisicamente (Massimo e Sylvie) gioca molto a loro favore.

Il pdd è molto equilibrato. Eppoi il feeling è sentito. Il tutto rende il balletto armonioso.

Sono bellissimi insieme e sono molto contenta che qualche critico (australiano e non italiano) se ne sia accorto. Finalmente.............................

Nuova recensione di Valerie Lawson da dancelines.com.au
http://dancelines.com.au/rearranged-forsyt...let-beginnings/
Estratto :
Rearray, danced by Sylvie Guillem and Massimo Murru, is cerebral, an exercise in precision and tension. ... The dancers wear grey pants and tops that might have come straight from a budget catalogue. (Among the creatives listed in the program there is no costume designer for Rearray - no need of one.) Guillem keeps her hair in place with a black headband while Murru lets much of his long hair flow free (somewhat distractingly). There's no backcloth, no set, nothing at all to detract from the movement. ... Every phrase is precise. Every pose is photo perfect, but always there's the unexpected.

altra recensione da http://deborahjones.me/
estraggo
For this tour of 6000 miles away Guillem appears with another of her (few) frequent partners, Massimo Murru of La Scala.

Rearray is something of a love letter to classical dance in that it persistently returns to ballet steps and positions while removing them entirely from a conventional ballet setting. There are gorgeous ports de bras, sharp beaten steps, creamy pirouettes, a frequent stop in an open fourth position and so on, but they are seen in a dreamlike context, given astringency by David Morrow’s austere score.

The light, never strong at any point, fades in and out of a space enclosed with dark curtains. Guillem and Murru, dressed in simple dark trousers and tops, enter and leave. They dance together and separately, giving suggestions of other worlds. At one point Guillem does a little hip twirl accompanied by feet that could come from a square dance; Murru, with his hands clasped behind his back, has his body in planes that make one think of Merce Cunningham. But these are hints only.

As the relatively brief work unfolds the desire to see more grows ever greater but is thwarted. It’s impossible, Forsythe seems to be saying, to see and know everything. Guillem and Murru leave for the last time, the light dies away and the mystery continues.


ps, quel few evidenziato tra parentesi (l'ho voluto far risaltare col grassetto ) mi pare una bella medaglia